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Si è conclusa la complessa operazione di varo del secondo e ultimo impalcato, che il Po, con le sue frequenti variazioni di profondità, ha trasformato in una vera sfida. Da qui la soluzione, ideata dai tecnici Toto Costruzioni Generali, immediatamente approvata dal Committente e realizzata in pochi giorni, di installare grandi palancole in acciaio per sostenere la sponda e permettere il dragaggio necessario. Per spostare i colossali impalcati Toto si è affidata a Fagioli Spa, leader mondiale nell’ingegneria delle grandi movimentazioni, che grazie all’utilizzo di una speciale chiatta li ha posizionati sulle nuove pile in alveo, solo in parte definitive. 

Oggi il nuovo ponte è al centro del fiume in posizione provvisoria, parallelo al vecchio ponte. I due grandi archi in acciaio corten, rispettivamente di 30 e 35 metri di altezza, come palazzi di 10 e 12 piani, non si fronteggiano più dai due cantieri su sponde opposte ma si sono congiunti. Un nuovo, unico impalcato di 329 metri di lunghezza, per 5000 tonnellate di peso complessivo, riunisce San Benedetto Po a Bagnolo San Vito sul grande fiume Po.

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